Casignana – Gerace
Dalla villa romana al borgo Sparviero
In Calabria ti guido io!
Casignana e Gerace
Per seguire la storia della Calabria
dai romani, ai bizantini ai normanni.
di
Daniela Strippoli
Casignana è il piccolo centro della locride, sul versante Ionico in provincia di Reggio Calabria, situato nell’entroterra della Costa dei Gelsomini tra Locri e Bianco, che conserva un vero e proprio tesoro di archeologia romana alla pari dei famosi mosaici pavimentali di Piazza Armerina. Tesoro che è stato scoperto per caso nel 1963, durante i lavori di scavo di un acquedotto e che nel tempo ha continuato a portare alla luce vere tessere di storia e di arte in una zona da sempre sacrificata dai pregiudizi e dalle incurie per i gravi fatti di cronaca nera che l’hanno caratterizzata da sempre assieme a tutta l’intera regione.
Insieme sarà un affascinante viaggio nel tempo che ci viene offerto dagli scavi archeologici condotti con impegno e operosità da parte del Comune di Casignana e della Soprintendenza ai Beni culturali che hanno portato in luce una splendida Villa Imperiale romana risalente al I secolo d.C che, nella fase della sua massima espansione intorno al IV secolo d.C arrivò ad occupare una superficie di circa 5000 mq.
La villa presenta una sfarzosa parte abitativa che risulta essere composta da due grandi impianti termali con Calidarium, Tiepidarium e Frigidarium che conservano intatta la perfetta ingegneria idraulica dei romani nei loro impianti e il loro bellissimo rivestimento musivo di infinito valore artistico e archeologico. L’ambiente di punta della villa è costituito dalla “Sala delle Nereidi” dove uno splendido e vasto mosaico pavimentale a grandi tessere verdi e bianche, raffigura un“thiasos” marino con quattro nereidi sedute sulla groppa di altri animali: un toro, un cavallo, un leone e una tigre dotati di tre pinne secondo quella che era la tipica caratteristica dei mostri marini.
La “Sala di Bacco” è pavimentata da un mosaico che raffigura il dio ebbro, sorretto da un satiro. Il lato opposto della villa, quello verso il mare, ha conservato il complesso residenziale privato con graziosissime sale mosaicate di notevole pregio, la “Sala delle quattro stagioni”, la “Sala absidata”che è il più grande ambiente che fino ad ora è stato messo in luce.
Si pensa che la villa sia stata abitata dal I al IV secolo d.C, per essere poi stata abbandonata abbandonata nel V Non si sa dire con precisione a chi fosse appartenuta ma la maggior parte degli studiosi ritiene che possa essere appartenuta ad un console romano o ad un facoltoso proprietario terriero.
Dopo la visita alla Villa ci sposteremo verso Gerace dove sosteremo per il pranzo in ristorante e subito dopo partiremo alla scoperta di Gerace.
Il trenino rosso ci accompagnerà allegramente fino al Castello posto sulla sommità della collina e da qui proseguiremo a piedi fino alla parte bassa del borgo per ammirarne il suo fascino e assaporare la sua lunga storia.
GERACE, in provincia di Reggio Calabria, è nota come la città dello Sparviero, sorge prossimità delParco Nazionale dell’Aspromonte e conserva il fascino della sua impostazione medievale.
Il suo Borgo si annovera tra i più belli d’Italia con le sue chiese, i palazzi d’epoca, le antiche botteghe rimaste incassate nella roccia, alcune ancora fruibili, e la sua gente che conserva le tradizioni di una terra dal sapore bizantino.
Alla sommità del borgo, a dominare dall’alto della collina, c’è sempre il castello la cui datazione originale è incerta e si pensa risalga al VII secolo ma certa era la sua esistenza nel X secolo quando fu abbattuto, con tutta la città, dai bizantini e in seguitò subì l’ulteriore fortificazione da parte dei normanni.
La ricca storia dell’arte di Gerace si manifesta nel suo bellissimo centro storico: nei suoi vicoletti spesso attraversati da archi a “volta a giustini” costruiti cioè con una particolare tecnica utilizzata dagli artigiani del luogo per la realizzazione dei cestini, i palazzi storici, le sue chiese monumentali erette nel corso della storia.
Un tempo Gerace era protetta da una forte cinta muraria munita di dodici porte delle quali oggi ne sono sopravvissute solo quattro. Scendendo per il borgo costeggeremo il fianco dell’ imponente Cattedrale normanna e oltrepasseremo la Porta dei Vescovi, o Porta Meridiana e da qui ci troveremo nella Piazza principale dove non è la facciata a dominare la piazza, bensì le tre bellissime Absidi della Cattedrale Normanna tra le più imponenti della Calabria… E’ dalle absidi della chiesa infatti che si accede nel suo interno.
All’ interno la cripta da accesso all’ annesso museo della diocesi di Gerace dove si conserva un vero e proprio tesoro. Tra gli oggetti più importanti è da segnalare la stauroteca utilizzata anche dai vescovi di rito greco, alta opera di oreficeria bizantina di XII secolo, realizzata con pietre preziose quali, zaffiri, smeraldi e perle. Sembrerebbe che essa sia stata donata dal monaco del monte Athos Athanasio Kalceopilo da Costantinopoli. Altra ipotesi la vuole invece donata dall’ imperatore Ruggero II alla Cattedrale.
Tra gli altri importanti oggetti sono conservate alcune bellissime pissidi in argento e rame , un calice d’argento e filigrana, l’ostensorio d’argento preziosissimo per i materiali utilizzati per realizzarlo: 180 carati di smeraldi e 118 rubini, e interessantissimi sono anche i 12 libri corali del XV secolo manoscritti dal sacerdote Papparcadio nel 1482 su pergamena fatti realizzare dal vescovo Calceopilo per introdurre il canto Gregoriano nella cattedrale dove fino a due anni prima si celebrava il rito ortodosso.
Dopo la visita al museo, si salirà dalla cripta all’interno della Cattedrale vera e propria che meraviglierà per la sua semplicità e la sua imponenza (1898 mq) illuminata dal sapiente susseguirsi delle monofore a tutto sesto da cui entra la luce che dà vita al colore della pietra e scivola sulle arcate delle navate. Pianta basilicale, tre navate, transetto sporgente e cupola sono gli elementi architettonici caratteristici dei modelli paleocristiani.
Dalla Cattedrale raggiungeremo la vicina Piazza delle tre chiese così chiamata per la reale presenza di tre chiese e ricavata nel 1985 dall’abbattimento di una casupola e dallo spianamento di un orto. Qui si affacciano le tre chiese: quella si san Francesco d’Assisi che è la seconda chiesa più importante di Gerace dopo la cattedrale, quella di San Giovanni Crisostomo più nota come san Giovannello che conserva il suo assetto tipicamente bizantino risale infatti alla fine dell’XI inizio XII secolo, e la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria costruita intorno al 1105 in pieno periodo normanno.
Terminata la visita delle tre chiese proseguiremo a piedi la passeggiata, attraversando l’ampiaPiazza del Tocco sulla quale si affacciano i più importanti palazzi di Gerace, oltrepasseremo laPorta del Sole o “delle bombarde” e sosteremo sul cortile del vecchio monastero di sant’Anna dove potremo godere del bellissimo panorama fino al mare e dove il trenino ci verrà a riprendere per riportarci giù al borgo.
Costo
€ 25 a persona (gruppo di minimo 15 persone)
La tariffa comprende:
-visita guidata
– pranzo in ristorante tipico del centro storico
– biglietto del parco archeologico di Casignana.
– biglietto del trenino.
– biglietto della Cattedrale.
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