Kaulon – Casignana – Epizefiri

La Magna Grecia

In Calabria ti guido io!

 Kaulonia – Epizefiri- Casignana 

  Tra le colonie greche e romane

di

Daniela Strippoli

Resti archeologici di un passato ancora vivo sulla spiaggia di Monasterace

        Resti archeologici di un passato ancora vivo
        sulla spiaggia di Monasterace

Attraverso questo itinerario archeologico scopriremo la Calabria: uno scrigno inesauribile di preziosissimi tesori che nobilitano il suo glorioso passato.

A partire dall’VIII secolo a.C. sulla costa giunsero e si stanziarono popoli greci che espansero i loro domini costruendo, sulle rive del mare, le loro colonie.

La prima tappa è l’area archeologica di Kaulon.

I resti del Tempio di Kaulon

                     I resti del Tempio di Kaulon

Il grande archeologo della Calabria Paolo Orsi, ha identificato con Kaulonia l’area compresa tra Punta Stilo e il paese di Monasterace Marina in seguito alla sua scoperta, nel 1890, dei resti monumentali del grande tempio dorico.

Se confrontassimo le fonti antiche troveremmo Kaulonia indicata come una colonia di Crotone. La maggior parte di studiosi, però, è concorde nel  considerarla come colonia achea fondata verso la fine dell’VIII secolo a.C.. e successivamente colonizzata da Crotone intorno alla metà del VII secolo a.C.

La mitologia vuole che la colonia di Kaulonia fosse stata fondata  da Kaulon, figlio di Clete, al tempo della guerra di Troia. Essa conobbe il suo massimo splendore intorno alla metà del VI secolo a.C  e ciò coinciderebbe con la sua partecipazione, insieme a Crotone, alla battaglia di Locri.

Ecco il l Meraviglioso Drago

               Ecco il l Meraviglioso Drago

La colonia si estendeva su una superficie pari a circa 47 ettari;  con molta probabilità contava circa 10.000 abitanti. Fu distrutta da Dionisio I verso la fine del IV secolo a.C e annessa a Locri. Dionisio II la ricostruì per essere poi cancellata definitivamente dai romani nel 205 a.C.

In tutta l’area archeologica molto consistenti sono i resti del grande tempio dorico, periptero,  in antis , con 6 x 14 colonne  datato intorno alla metà del V secolo. Il suo basamento, chiaramente visibile  al di sopra della spiaggia, è in arenaria. L’edificio, come consuetudine, era provvisto di una cella con pronao  e opistodomo.

La casa del Drago e dei Delfini

               La casa del Drago e dei Delfini

Recenti scavi archeologici condotti sotto la direzione dell’Archeologo Prof. Francesco Cuteri, hanno portato in luce il più grande mosaico ellenistico dell’Italia meridionale. E’ un mosaico policromo che si estende per 20-25 metri quadrati, che ricopriva interamente il pavimento di un ambiente in un edificio termale noto come Casa Matta. Il Pavimento presenta inoltre motivi floreali e scene con animali mitologici.

Il drago marino, simile a quello rinvenuto nella cosiddetta Casa Matta, è stato rinvenuto sulla soglia di una camera da pranzo, ossia nella sala dei banchetti. Questo ritrovamento ha fatto sì che questo edificio fosse definito come la Casa del Drago che, sicuramente, costituisce l’ambiente più lussuoso di Kaulonia.

Il tempio di Marasà a Locri Epizefiri

         Il tempio di Marasà a Locri Epizefiri

La seconda tappa del nostro itinerario è  Locri Epizefiri, che dista da Kaulonia circa 40 minuti.

L’appellativo Epizefiri, che letteralmente significa vicino a capo Zefiro (che oggi corrisponde a Capo Bruzzano), ricorda il tempo del primo insediamento greco intorno alla fine dell’ VIII secolo a.C.

L’area si estende alle pendici dell’Aspromonte su una superficie di circa 230 ettari di terreno entro le mura, e divide la parte pubblica da quella litoranea che è zona residenziale.

Le campagne di scavo a Locri Epizefyri

   Le campagne di scavo a Locri Epizefyri

Locri, nel periodo del suo maggiore sviluppo, contò circa 40.000 abitanti, è la colonia Magno-grecatra le più documentate grazie; tutto questo grazie  all’ abbondanza documentaria e ai numerosissimi ritrovamenti archeologici.

Strabone ci informa che essa fu fondata alla fine dell’VIII secolo da coloni provenienti dalla Locride Ozolia, mentre Aristotele vuole che fosse stata fondata da alcuni servi che, fuggiti con le mogli dei loro padroni, erano impegnati nella lotta contro i Messeni. Quest’ultima sembra la notizia più credibile dal momento che fu confermata da Polibio, che ne avrebbe raccolto testimonianze concrete.

Scavi di località Paparezza a Locri Epizefyri

         Scavi di località Paparezza a Locri Epizefyri

Visiteremo alcune delle aree archeologiche più interessanti come la zona identificata Centocelle,ossia il quartiere in cui si sono concentrate maggiormente le indagini archeologiche,  che hanno permesso di riportare alla luce semplici abitazioni, e le maggiori fornaci della colonia.

Più articolata e più grande come abitazione risulta essere, in quest’area, la cosiddetta Casa dei leoni la cui denominazione deriva dal ritrovamento di lastre fittili che presentano una particolare decorazione con teste leonine. Questa casa è la più grande delle abitazioni rinvenute, che era essere composta da un portico, un androne e un bagno.

Il dioscuro del forntone

                       Il dioscuro del frontone

L’edificio più monumentale di Locry Epyzefiri è quello noto come Tempio Di Marasà . Il suo nome deriva dalla località in cui esso sorge. Esso è situato presso le mura, a monte dell’ Antiquarium. In origine  era composto da una semplice cella rettangolare datata al VII secolo a.C.; la stessa intorno alla metà del VI secolo a.C. fu completata con un colonnato.

Circa alla fine del V secolo a.C questo semplice edificio fu sostituito con la costruzione del tempio vero e proprio. Aveva sette colonne sui lati brevi e 17 su quelli lunghi delle quali oggi rimane ancora il frammento di una colonna poggiata sullo stilobate. Del naos oggi rimangono solo le tracce. Da questo tempio provengono il Trono Ludovisi, oggi conservato nel Museo delle Terme aRoma,  e la decorazione del frontone  che accoglieva le sculture dei due Dioscuri oggi conservati nel Museo Archeologico di Reggio Calabria.

ll Trono Ludovisi

                              ll Trono Ludovisi

Gli abbondanti reperti locresi riemersi durante le varie campagne di scavo, che proseguono ogni anno, sono distribuiti nei vari Musei della regione, in particolare in quello di Reggio Calabria.

Nell’area archeologica di Epyzefiri,  l’ Antiquarium costituisce l’ingresso  e ospita le collezioni più antiche e i reperti rinvenuti durante le più recenti campagne di scavo. Importanti a Locri sono IPineakes,  ossia le tavolette votive  in terracotta eseguite in onore di Persefone.

Pinakes votivi legati al culto di Persefone

         Pinakes votivi legati
         al culto di Persefone

Dopo il pranzo  proseguiremo per Casignana  distante da Locri circa 30 minuti.

Costo

Euro 25,00 (minimo 10 persone)

La tariffa comprende:

– pranzo in ristorante tipico del centro storico

– Visita guidata

 

 

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